Stravaganti, inusuali, inaspettati. Sono gli oggetti della collettiva Unexpected Objects, che evidenziano il cambiamento nell’estetica di oggetti e arredi, sotto il cappello di una costante ricerca sui materiali.
Negli ampi spazi della Central scopriamo tante proposte e tutte interessanti. C’è la collezione “geomorphic”, che restituisce l’attenzione scientifica con cui il duo alcarol ha osservato la terra, imitandone le depressioni e i rilievi in una serie di pouf, sedute, librerie, che provocano sorpresa e spaesamento in chi li guarda; c’è “Cortina” di BOTTOS DESIGN ITALIA by Sebastiano Bottos, il paravento ligneo dall’aspetto scultoreo, nelle cui curve e geometrie si creano sorprendenti giochi di luce e ombre; ci sono le porcellane “ICONOCLASTIC” di Daamstudio, nuove icone contemporanee, di cui fanno parte MUSE, bamboline ispirate alle dee greche, e le sneakers ICONS, che da scarpe urban divengono feticci esposti come oggetti di devozione; c’è “INDIVENIRE” di Laboratorio San Rocco, vasi panciuti, dai colori neutri e dai motivi geometrici, che raccontano l’antica tradizione artigiana, attualizzandola. E ancora, “TERRE EVOLUTE” di Unuslab e Fluente, due aziende unite nel presentare l’innovativa applicazione della stampa 3D alle piastrelle in grès che, allineate lungo una parete, diventano un’opera d’arte di incredibile bellezza da ammirare comodamente seduti sulla poltrona Grembo di Fluente, pensata come un luogo di incontro e scambio.
C’è la libertà delle curve inaspettate del grès di Pollini, ottenute grazie a termoformatura di lastre di grande formato, tecnica esclusiva dell’azienda con cui gli oggetti della collezione “Beyond the edge” oltrepassano gli spigoli, i volumi netti e le geometrie definite tipiche di questo materiale. E “The show of the shadow” di KARBONY, una sedia, una sfera e un tavolo, realizzati con il carbonio nella forma di un filo rigido, che crea giochi di intrecci, ombre complesse su cui le tre architetture sembrano poggiarsi, come su elementi portanti.
Da Londra “RE-MAKE RE-MODELRE-IMAGINE”, i 350 cubi magnetici di Paul Kelley rivestiti con finiture Abet Laminati, già esposti alla biennale nel 2016 e 2017, solleticano l’immaginazione in una serie infinita di matches che danno vita ad arredi modulari dallo stile inconfondibile. Infine, “Sustainability Engagement” di Pelma, una piattaforma sulla quale sedersi e scoprire le qualità del poliuretano espanso, materiale ottenuto da un processo di produzione circolare che lo rende sostenibile e rigenerante; protagonista anche di “Inside Matter” di Poliuretano è, una serie di isole dove il visitatore può sperimentare diversi livelli di comfort su superfici con texture e colori diversi, che esaltano le potenzialità di questo materiale dalle applicazioni inedite.