Storia

Superstudio, con le sue due location Superstudio Più e Superstudio 13, è stato l’iniziatore fin dal 2000 del progetto che ha portato il design fuori dalla sede istituzionale della Fiera affiancandosi con altre modalità per diffonderlo, durante la manifestazione Design Week di Aprile, nel Tortona District, da cui si è poi allargato in tutta la città. Un vero fenomeno cittadino imitato anche da altri quartieri milanesi e studiato come case history in tutto il mondo. Il progetto di grande qualità, impegno e selezione di Superstudio ha, negli anni, cambiato titolo (da Temporary Museum for New Design a Superdesign Show) ma è sempre stato guidato da Gisella Borioli, Ceo Superstudio Group con la collaborazione di Giulio Cappellini, designer art director e personaggio di prima grandezza del mondo del design, contribuendo a far guadagnare alla città di Milano un prestigio e una autorevolezza unici a livello internazionale. L’attuale Superdesign Show, presenta una regia coordinata che, innovandosi costantemente, continua a seguire la mission “Only The Best” con le ultime novità da tutto il mondo di design, tecnologia, life-style in un panorama che unisce sotto il segno della qualità grandi brand e start-up, archistar e giovani progettisti, produzioni industriali e proposte di artigianato d’autore.

2000

Nel 2000 nasce il grande centro espositivo policulturale privato Superstudio Più, in via Tortona. Il design, nelle sue forme più innovative, è subito di casa al nuovo Superstudio. Giulio Cappellini, leader del design made in Italy, e Via, associazione dei più interessanti designer francesi, inaugurano lo spazio espositivo portandovi design d’avanguardia, giovani architetti e designer che diventeranno le star degli anni a venire, un concept nuovo e frizzante che disegna il modo di vivere e di abitare del futuro. Subito dopo le mostre di oggettistica e di design, e le iniziative culturali dilagano anche al Superstudio 13, gli studi fotografici di via Forcella, creando il primo percorso del design di questa area ex-industriale un po’ periferica. È questa la base e il fulcro del nascente FuoriSalone di zona Tortona, rapidamente trasformatasi nel quartiere più vivo e interessante della città. L’evento contemporaneo e complementare al grande Salone del Mobile nella nuova Fiera di Rho offre al design internazionale nuovi spazi e nuovi modi di espressione. Superstudio accentua la sua leadership nel creare nuove iniziative mentre il Fuori Salone del nuovo Tortona District diventa esempio per tutta la città che sulla sua scia, negli anni a venire, aprirà molte altre zone temporaneamente dedicate al design.

2009

Nel 2009 Superstudio rinnova il concept delle esposizioni di design mantenendo salda la cura di Gisella Borioli e la direzione artistica di Giulio Cappellini.
Il quartiere che si sviluppa attorno a via Tortona e via Savona diventa brulicante di iniziative con un “eccesso di successo” che porta un immenso e curioso pubblico internazionale ma anche alcune criticità. Ancora una volta, Superstudio ribadisce la sua funzione di “guida” e di indicatore di tendenze con un nuovo progetto che esalti la qualità, la coerenza, la ricerca, l’innovazione, il dialogo tra le arti visive contemporanee. Nasce il Temporary Museum for New Design: sulla base della formula “meno fiera e più museo” seleziona e invita i suoi espositori, stimolandoli a presentare i nuovi prodotti attraverso installazioni emozionali e sensoriali, valorizzando le proposte commerciali con stimoli artistici e culturali.
Mostre “site- specific”, esposizioni tematiche, collettive selettive, padiglioni nazionali, individuazione e valorizzazione delle tendenze, interventi di artisti internazionali, parti comuni allestite in base al tema dell’anno, lounge e aree di riflessione o relax fanno della visita al Superstudio Più e al Superstudio 13 (più di 13.000m² espositivi, di fatto la più ampia area espositiva privata della zona) una esperienza simile alla tappa nei grandi musei contemporanei del mondo. Al posto degli stand aperti delle fiere, tante “galleries” chiuse dove il design è valorizzato nei suoi contenuti produttivi e culturali. Sugli ingressi non loghi ma titoli e contenuti, come nelle mostre d’arte. Una piccola rivoluzione che ottiene da subito un grande successo e influenza negli anni a seguire molte altre presentazioni.

2015 – 2017

Superstudio festeggia 15 anni da protagonista del Design internazionale a Milano con il nuovo format Superdesign Show, progetto con la collaborazione dell’architetto Carolina Nisivoccia, che prende il posto e incorpora il successo del Temporary Museum for New Design, e che sintetizza come il design abbia ormai superato se stesso, e insieme convenzioni, pregiudizi, categorie, gerarchie, limiti, confini e persino leggi fisiche, osando a volte l’impossibile.
Un grande contenitore che affronta con rinnovata progettualità le attuali realtà. Da un lato conserva la fascinazione del Temporary Museum affidando ad alcuni brand internazionali il compito di esplorare le ultime frontiere della creatività e raccontarle in percorsi emozionali che incantano e sorprendono il visitatore come uno show sensoriale. Dall’altro si apre sempre di più alla ricerca, allo scouting, alla selezione degli autori che sperimentano innovative soluzioni per migliorare la nostra vita. Accanto ai grandi protagonisti del design internazionale e alle multinazionali entrano Start-Up, Makers, Giovani Talenti, Selected Objects, Art-Design, e-commerce, Fab-Lab, 3d Objects e tutte le più recenti espressioni del design in una costante ricerca e aggiornamento.

2018 – 2019

Superstudio con Superdesign Show si conferma come il più significativo polo della zona Tortona. Il nuovo progetto si chiama Only the Best, sempre a cura di Gisella Borioli con la direzione artistica di Giulio Cappellini.

2020

Inaugura Superstudio Maxi, la venue nata dalla rigenerazione sotto il segno dell’arte di una vecchia fabbrica siderurgica in via Moncucco. Lo spazio si aggiunge per portare bellezza, cultura, innovazione, vitalità in quella che è la “zona Barona”, già in fermento sia per la presenza dell’Università Iulm che per le nuove architetture “grandi firme” insediate. Superstudio Maxi deve il suo nome al fatto che dispone su un’area di 10.000 m² di una superficie coperta di 7.200 m² per una capienza massima di 3.500 persone. È lo spazio espositivo privato più grande di Milano e la prima venue per eventi in Europa certificata Leed (regolamento mondiale per la costruzione di edifici ecologici).

2021

Superdesign Show September Special Edition. Il progetto di Superstudio propone una r/evolution del format abituale di grandi installazioni scenografiche e si fa più simile a una mostra d’arte che a una fiera: con lo stesso rigore, con la stessa armonia, con la stessa cura “museale”, Superdesign Show propone un susseguirsi di aree tematiche, collettive e a volte individuali, ciascuna con un curatore indipendente.
Al Superstudio Più di via Tortona 27, il grande hub da vent’anni portavoce di innovazione e creatività, il concept introduce un ripensato percorso aperto al nuovo design che accoglie tutte le istanze di concretezza, innovazione, leggerezza, sostenibilità, inclusività, interconnessione, scaturite nell’anno del dopo-pandemia.

Il libro di Superstudio: 20 anni di design

2000/2020 DESIGN SUPER SHOW evoluzione e mise-en-scène del design al Superstudio di Milano è

Viene pubblicato il libro che ripercorre la nascita del primo hub multiculturale di Milano, il Superstudio Più di via Tortona, e dell’evento più importante della città, la Design Week che proprio da qui ha preso il via. 2000/2020 DESIGN SUPER SHOW di Gisella Borioli con il concept grafico di Flavio Lucchini ripercorre i vent’anni di innovative esposizioni di design con 520 pagine, 750 immagini, 70 incontri con i grandi protagonisti dell’architettura e del design che sono passati dal Superstudio. Un diario non-cronologico della creatività e delle emozioni che non è solo la testimonianza di come sia cambiata l’architettura, il design, il mondo del progetto, ma di come si è trasformata la città tutta grazie alle intelligenze, anche internazionali, che hanno dato il loro contributo.

Per acquistare una copia cartacea o digitale del libro, contattare:
info@superstudiogroup.com

2022

“LOOKING AHEAD è il tema generale per il Superdesign Show 2022 su cui designer e aziende si allineano per vedere “oltre”, essere in grado di esplorare territori sconosciuti, anticipare necessità e tendenze, tradurre la parola “sostenibilità” in proposte concrete e ridisegnare l’esistenza post-pandemica. Collocata in date anomale, l’edizione di giugno è resa ancora più incerta dalla guerra in Ucraina. Ciononostante, l’appuntamento col design si rivela un momento di ottimismo per provare a ricreare il tessuto sociale commerciale e produttivo. L’impostazione riconferma l’internazionalità di aziende e designer, con grande attenzione ai paesi dell’East e del Far East, e la creatività femminile sempre più interessante e non ancora sufficientemente valorizzata.
Il 2022 di Superdesign Show si presenta dal punto di vista della costruzione dello spazio come un village spontaneo, che si sviluppa per aree di interesse con “edifici” e installazioni site-specific nei grandi saloni di Superstudio Più, in cui aggirarsi liberamente. Gli argomenti proposti affrontano, attraverso mostre individuali o collettive, tematiche di grande attualità guardando, appunto, lontano.

2023

“Inspiration Innovation Immagination” è il claim con cui Superdesign Show 2023 si interroga sul futuro del design, sempre più connesso con versioni del mondo alternative. Un’occasione per riflettere sui “futuri” che ci attendono, attraverso spettacolari installazioni e impegnativi progetti promossi da aziende, realtà e partner accuratamente selezionati. Comune a tutti i partecipanti, un approccio aperto che sonda in differenti modi il sottile confine tra design e tecnologie, toccando temi di grande attualità come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, il metaverso, per capire come evolveranno domani le nostre case e le architetture. Superstudio attraverso il suo Virtual Pavilion, fa vivere l’esperienza delle fiere, delle mostre e degli eventi con qualsiasi device.
Si rinnova anche la sezione riservata alle significative presenze asiatiche, mentre per gli “Unexpected Objects” il filo conduttore è la sorpresa, l’innovazione e la non-banalità nei progetti di designer che hanno lavorato con gli artisti, artisti che si sono comportati come designer. La collettiva “Stars of Today” a cura di Giulio Cappellini, presenta dieci protagonisti contemporanei, mentre la sezione Donne&Design torna con “Mirror – CreaTTive allo specchio”.